Il Tribunale Militare di Napoli condanna un Brigadiere Capo dei Carabinieri che definisce un subordinato (Appuntato) "parassita dei Carabinieri" e lo condanna per minaccia per avere detto al subordinata che gli faceva una faccia "quanto un pallone" e che lo avrebbe ucciso. Quest'ultima accusa cade in appello, ma la Cassazione conferma il resto.