Operazione ''Unified Protector'' Il velivolo Predator dell'Aeronautica Militare compie la prima missione operativa sulla Libia
Operazione ''Unified Protector''
Il velivolo Predator dell'Aeronautica Militare compie la prima missione operativa sulla Libia
Gli assetti aerei e navali italiani messi a disposizione della NATO per l'operazione Unified Protector continuano le missioni assegnate per l'imposizione della No-Fly Zone e dell'Embargo Navale.
Nell'ultima settimana sono state effettuate 34 missioni aeree. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A e un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all'Aeronautica Militare. Quella del Predator, decollato dal 32° Stormo di Amendola (FG) per una missione di ricognizione, è la prima missione operativa sulla Libia. Il velivolo è rientrato alla base aerea foggiana dopo un volo di circa 12 ore in territorio libico e sul Canale di Sicilia.
Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell'operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere.
Per quanto riguarda l'emergenza immigrazione, in applicazione dell'intesa italo-tunisina, Nave Urania e Nave Spica stanno completando in queste ore il cambio di consegne rispettivamente con Nave Driade e Nave Borsini, che insieme a un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.
12-08-2011 00:00
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