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Sentenza

Militari vittime di forme tumorali dopo missioni in Bosnia....
Militari vittime di forme tumorali dopo missioni in Bosnia.
Cassazione Sezioni Unite Civili sentenza nr. 23300 del 2016
Vittime del dovere i militari morti per forme tumorali dopo le missioni in Bosnia. Per la cassazione sono stati esposti a maggiori pericoli rispetto al servizio in condizioni ordinarie.
 
Rientra nella categoria delle “vittime del dovere” il militare che - in ferma prolungata e in missione - abbia contratto una patologia letale per essere venuto a contatto con uranio impoverito. 
La vicenda - La Corte si è trovata alle prese con un militare che nell'ottobre del 2000, all'età di 27 anni, dopo essere stato impiegato in operazioni in zone di guerra (Somalia e Bosnia), era deceduto per una rara forma tumorale. Gli eredi avevano chiesto il riconoscimento dei benefici previsti dalla legge 266/2005. I giudici di secondo grado hanno riconosciuto il risarcimento. Contro la decisione ha proposto ricorso il ministero della Difesa secondo cui nella fattispecie andava esclusa la sussistenza di un diritto soggettivo con riferimento alle valutazioni del comitato di verifica per le cause di servizio, il che avrebbe escluso il diritto soggettivo. I Supremi giudici, invece, hanno precisato che in questo caso la normativa di riferimento è dettata dai commi 562-565 dell'articolo 1 della legge 266/2005 che hanno esteso i benefici previsti in favore delle vittime della criminalità e del terrorismo a tutte quelle che vengono definite «vittime del dovere».
Avv. Antonino Sugamele

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