Militari: Elementi valutabili nel giudizio di avanzamento. Valutazione delle qualità morali, di carattere e fisiche.
Cons. Stato Sez. IV, 31/08/2018, n. 5122
Per quanto concerne la valutazione delle qualità "morali, di carattere e fisiche", va chiarito che spetta alla commissione di avanzamento valutare non tanto il numero degli encomi, bensì se gli stessi sono riferibili a singoli, occasionali episodi nella carriera dell'ufficiale o se, al contrario, per il loro contenuto e per le ragioni che ne determinarono l'attribuzione, possono considerarsi espressivi di una chiara posizione di preminenza dello stesso ufficiale rispetto ai colleghi. Ciò in ragione del fatto che tale elemento si presta ad apprezzamenti di natura prettamente discrezionale, giacché il grado di accidentalità e la diversità degli incarichi, per impegno, responsabilità richieste e difficoltà da affrontare, la diversità fisiologica dei criteri e degli apprezzamenti che possono condurre a conferire tali encomi e benemerenze, conferiscono al dato quantitativo delle stesse un limitato peso, non tale da risultare decisivo, o apprezzabilmente significativo, nell'anteporre un ufficiale ad un altro nel conferimento del grado superiore. Anche in questa materia, la variabilità nel tempo delle circostanze ambientali interne al Corpo e la disomogeneità delle situazioni concrete in cui si collocano gli ufficiali, rendono incerto il valore del dato in parola, comunque non connesso in modo univoco a criteri oggettivi di misurazione e valutazione comparativa delle doti espresse nella sua attività da un ufficiale. Pertanto, più che il numero dei riconoscimenti conseguiti, conta la loro distribuzione uniforme in tutto l'arco della carriera, essendo innegabile che se gli encomi ed elogi sono normalmente collegati a specifici episodi della carriera del militare, la loro presenza in tutti i momenti della stessa è ragionevolmente indicativa di un percorso di alto livello.
15-10-2018 23:03
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