Pratiche di mobbing attuate da colleghi e superiori nei confronti di un militare nell'ambiente di lavoro. La conseguente insorgenza di patologie psichiatriche trova il suo fondamento nella responsabilità contrattuale della Pubblica amministrazione per inosservanza di una precisa obbligazione del datore di lavoro.
T.A.R. Torino (Piemonte) sez. I 10 luglio 2015 n. 1168
Nel caso di controversia avente ad oggetto la richiesta di accertamento di pratiche di mobbing che sarebbero state attuate da colleghi e superiori nei confronti di un militare nell'ambiente di lavoro, causandogli patologie psichiatriche, e la conseguente condanna al risarcimento del danno biologico ed esistenziale subito, in violazione dell'art. 2087 c.c. che impone al datore di lavoro di apprestare un ambiente idoneo a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei dipendenti, sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo, perché si tratta di un dipendente statale (militare) in regime di diritto pubblico, perché l'oggetto della domanda principale (concernente il mobbing ) trova il suo fondamento nella responsabilità contrattuale della Pubblica amministrazione per inosservanza di una precisa obbligazione del datore di lavoro (art. 2087 c.c.), e perché gli atti e i comportamenti denunciati dal pubblico dipendente, che avrebbero realizzato l'ipotesi di mobbing, sono da ricondurre specificamente al rapporto di servizio.
01-09-2015 21:28
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