Forze armate - Volontari - Procedura di immissione nel servizio permanente dei volontari arruolati a tempo determinato - Partecipazione di un militare condannato penalmente - E poi riabilitato - Fatto - reato commesso - Può essere considerato in sede di valutazione dei requisiti concorsuali come "fatto oggettivo" e valutato come indicativo di non compatibilità del soggetto interessato con le specifiche esigenze connesse al servizio presso una Forza Armata.
T.A.R. Roma, (Lazio), sez. I, 17/06/2016, n. 6981
Nel caso in cui il militare condannato penalmente sia stato riabilitato, si può ritenere superato l'automatismo ostativo collegato al venir meno, sotto il profilo penale, della sentenza di condanna, ma non si esclude che il fatto - reato commesso possa seguitare ad essere considerato in sede di valutazione dei requisiti concorsuali come "fatto oggettivo" ed eventualmente valutato come indicativo di non compatibilità del soggetto interessato con le specifiche esigenze connesse al servizio presso una Forza Armata (e quindi può essere oggetto di una circostanziata valutazione dello stesso e della persona interessata al reclutamento, tenendo conto delle particolari caratteristiche dei compiti di istituto, della specifica tipologia del reato e delle esigenze organizzative, ivi inclusi gli eventuali riflessi sull'immagine delle Forze armate, secondo valutazioni tecnico - discrezionali riservate all'Amministrazione e non sindacabili in sede giurisdizionale di legittimità, salvo i limiti della manifesta irragionevolezza).
28-08-2016 11:37
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