Sentenza

Maresciallo dei CC condannato per il reato di ingiuria aggravata.Si era rivolto ad un brigadiere ed un carabiniere con la frase ...che cazzo volete? .... Mi state perseguitando! Vi denuncio per abuso di potere.

L'espressione di cui alla contestazione non può essere limitata, in tal senso si muove erroneamente infatti la motivazione di prime cure, alla sola espressione "che cazzo volete", ma va considerata cumulativamente e compiutamente con la successiva: "mi state perseguitando"; va altresì considerato che tali parole vennero rivolte 
a militari impegnati nel legittimo e corretto esercizio delle loro  funzioni; deve inoltre ritenersi del tutto ingiustificata la fuga intrapresa dall'imputato per sottrarsi all'incontro con i suoi  colleghi, dei quali non conosceva la consegna ricevuta; 
l'espressione contestata integra offesa all'onore ed al decoro dei due militari da essa investiti, tanto più considerando che essa si deve collegare all'accusa, ingiusta, di essere perseguitato dai medesimi, accusa, pertanto, di violare i doveri di ufficio; il giudice di prime cure ha ritenuto esservi anche in questo caso un errore 
scusabile nel quale sarebbe incorso il prevenuto, ma ciò ha fatto  senza indicazione delle circostanze giustificative di tali conclusioni; 
di qui la ritenuta sussistenza dell'ingiuria.