Sulla idoneità psico-fisica a svolgere le mansioni di agente di Polizia, avendo partecipato a un concorso riservato ai militari ed essendo stato ritenuto non idoneo dalla Commissione medica preposta all'accertamento del possesso dei requisiti psicofisici.
Tar Lazio, sez. I quater, sentenza 7 ottobre 2020, n. 10151.
Le valutazioni effettuate in sede di accertamento dei requisiti psico-fisici di idoneità al servizio, ai fini di un concorso pubblico, costituiscono tipica manifestazione di discrezionalità tecnico-amministrativa che, tuttavia, non sfuggono al sindacato giurisdizionale, laddove siano ravvisabili macroscopici travisamenti di fatto. In questi casi è ammissibile il ricorso alla verificazione ai fini dello scrutinio della correttezza della valutazione di inidoneità psico-fisica espressa dalla Commissione esaminatrice concorsuale.
10-10-2020 14:12
Richiedi una Consulenza